COSA È ABLANTE E PERCHÉ SOSTITUIRÀ IL DIGITAL TWIN DI DERIVATA BIM

Quali vantaggi porta ABLANTE alle aziende del manufacturing?

Il concetto di “connecting the dots”, in italiano “unisci i punti”, è definito come:

“framework di comunicazione che, all’interno della supply chain, connette elementi tradizionalmente indipendenti, offrendo una vista digitale integrata attraverso l’intero ciclo di vita del prodotto o del servizio”.

Ebbene, il digital twin dovrebbe evolvere verso ABLANTE. Lo consiglia vivamente il mondo della finanza, della Gestione Patrimoniale, dell’Industria, delle attività recettive e delle infrastrutture spingendo l’approccio definito come “connecting the dots”. Ma andiamo per gradi, riconsiderando il Digital Twin.

Nonostante il modello teorico del digital twin possa applicarsi a diversi mercati verticali, ci muoviamo prevalentemente nel manufacturing e nell’ambito di azione dei PLM (Product Lifecycle Management) e del PDM (Product Data Management).

Sappiamo che il digital twin è il “gemello digitale” di un prodotto, realizzabile virtualmente a partire dai dati di progettazione. Con il digital twin si ottiene – prima della produzione effettiva – un controllo totale sul processo di realizzazione di un prodotto, con l’obiettivo di gestirne le criticità in fase di produzione.

Implementare un modello di questo tipo, con l’aiuto delle piattaforme di PLM, si rende necessario in tempi in cui il time-to-market è la principale leva competitiva.

Il digital twin, però, per sua natura risulta statico, e potrebbe essere astioso nella trasformazione di prodotto durante il suo ciclo di vita, che sia di Layout, di modello, di contenuti. Può succedere di dover perfezionare il progetto in corso d’opera o di considerare la disponibilità istantanea delle componenti. Oppure, può essere necessario l’intervento in corsa di altre divisioni aziendali, normalmente non coinvolte nel processo di definizione tecnica del prodotto. E queste variazioni non sarebbero gestibili da un digital twin. È qui che entra in gioco ABLANTE.

L’idea è di creare un sistema di comunicazione tra tutti gli applicativi coinvolti nel processo di produzione, che porti a un digital twin dinamico, aggiornato automaticamente. È, dunque, una questione di interscambio di dati, fluido e costante, che permette di aggiornare in tempo reale tutte le applicazioni coinvolte. Con le opportunità della Piattaforma le aziende si evolvono dal modello digital twin inteso come BIM (Building Information Model) al “Modello Digitale Immagine”, perché solo così si può ambire a efficienza e, soprattutto, resilienza.

DIGITAL TWIN E AZIENDE ITALIANE: A CHE PUNTO SIAMO

Insomma, l’approccio “connecting the dots” parrebbe interessante per le aziende. Ma non si adotta dall’oggi al domani. Intanto, si devono fare i conti con l’effettiva adozione degli strumenti di PLM e del modello digital twin. Siamo sicuri che le aziende italiane del manufacturing abbiano compreso l’importanza di una radicale digitalizzazione dei loro processi? Secondo i dati dell’Osservatorio

Transizione Industria 4.0 del Politecnico di Milano parrebbe di sì.

I VANTAGGI COMPETITIVI DI ABLANTE

Far dialogare in tempo reale tutte le piattaforme applicative che possono essere coinvolte in un processo di produzione non è immediato. Ma questa è la missione di ABLANTE. Tecnicamente si tratta di implementare un processo di integrazione applicativa tra tutti i software e/o i servizi coinvolti. Parliamo di un software CAD, un PLM, un ERP e un software di gestione della supply chain. Ma ne potrebbero essere coinvolti altri, come il CRM o l’EAM, Enterprise Asset Management. Quest’ultimo si occupa della “gestione digitale”, e quindi dell’aggregazione dei dati relativi, di tutto il ciclo di vita di un prodotto.

Un modello “connecting the dots” prodotto con la Piattaforma ABLANTE che relazione modelli gemelli fra loro interconnessi, si occupa di tre aspetti principali.

 Assicurare una vista dinamica sul prodotto in ogni momento.

Garantire la disponibilità di dati real time a ogni risorsa di ogni divisione coinvolta.

Traghettare l’azienda verso un approccio decisionale veramente data-driven.

Con ABLANTE si sono identificati alcuni vantaggi ottenibili, variabili a seconda del mercato verticale in cui si opera, determinando un’ottimizzazione dei costi in vari ambiti.

 Una riduzione del 20-40% dei costi per la duplicazione dei dati e la sovrapposizione degli strumenti.

Una velocità di acquisizione e conservazione dei dati superiore fino a 5 volte.

Utilizzo dei dati 2-3 volte superiore attraverso l’approccio indifferente all’Ambiente di ingresso e interrogazione dei dati.

Miglioramento del time to market del 15-40% attraverso un miglior coordinamento del team di progettazione.

Riduzione delle attività di rinnovamento del prodotto del 10-50% attraverso la progettazione guidata dai dati.

 Ne conseguirebbe una crescita del business, anche questa concretizzata sotto diversi punti di vista.

 Aumento del 30-45% dell’accuratezza nelle previsioni di assistenza o di parti di ricambio.

Riduzione del turnover dei tecnici attraverso attività più mirate.

Riduzione dei costi dei Servizi core e no core aziendali, a seconda dell’ambito di applicazione.

Aumento della quota di mercato del 10-20%, nei casi di virtualizzazione delle Navigazioni dei Modelli Gemelli e dei loro prodotto in “vetrina”.

In definitiva, parlando di “connecting the dots” la questione riguarda ancora una volta la generazione, la condivisione e l’elaborazione di dati eterogenei provenienti da diversi applicativi. Insomma, si parla di traghettare un’azienda del manufacturing verso un approccio data driven. In questo processo ABLANTE trova la sua formula chiara.

In definitiva, parlando di “connecting the dots” la questione riguarda ancora una volta la generazione, la condivisione e l’elaborazione di dati eterogenei provenienti da diversi applicativi che la Piattaforma ABLANTE permette di condividere e traghettare verso un approccio data driven, vincente e sicuro.

LO STATO DEL MODELLO GEMELLO

Come chiudere il loop tra l’ambiente digitale e quello fisico nell’azienda. ABLANTE, il loop di chiusura fra i mondi digitale e fisico. La tecnologia digitale sta trasformando il mondo fisico a una velocità eccezionale. È previsto che fra il 2020 e il 2023 verranno investiti 6,8 trilioni di dollari in iniziative di trasformazione digitale. Tuttavia, non tutti gli investimenti sono uguali. Una ricerca condotta a livello globale ha rivelato che le aziende che hanno investito in iniziative di trasformazione digitale hanno superato le aspettative di ritorno sugli investimenti in media del 50 per cento, con punte che raggiungono addirittura il 200-300 per cento. Al contrario, i progetti che non rientrano in una strategia digitale integrata più ampia hanno disatteso le aspettative del ROI in media del 30 per cento. La forchetta dei risultati ottenuti è dunque molto ampia.

Ulteriori indagini suggeriscono che il maggior fattore discriminante fra il successo e l’insuccesso nel centrare gli obiettivi di ROI nei progetti di trasformazione digitale è il livello di integrazione all’interno del sistema aziendale tra il prodotto e il ciclo di vita dei relativi servizi.  

Per questo motivo creare e, anzi, far crescere un Trasformazione Digitale con ABLANTE si rivela un elemento essenziale di qualsiasi iniziativa di trasformazione aziendale.

ABLANTE. UN ALTRO PUNTO DI VISTA

ABLANTE crea un anello chiuso fra i mondi digitale e fisico, trasformando il modo con cui i prodotti vengono sviluppati, ingegnerizzati, realizzati e distribuiti.

Lo scopo è quello di creare un accesso semplice e universale ai dati. Per questo motivo si basano su un solo e unico set di dati tra loro correlati al fine di garantire un accesso consistente e continuo a tutti i processi e a tutte le funzioni aziendali, di qualunque natura essi siano.

Andiamo un po’ più in profondità. Per i produttori, il mondo fisico è tentacolare. Vi sono i prodotti fisici e le relative componenti, parti, strumenti e asset. Vi sono i luoghi dove questi prodotti vengono creati e “vivono”: città, laboratori, luoghi di lavoro, fabbriche e abitazioni. Vi sono sensori e infrastrutture che circondano questi oggetti fisici e vi sono le persone che interagiscono con essi. Nella maggior parte dei casi, è difficile determinare dove e come si intersecano e si correlano fra loro. È qui che ABLANTE può dimostrarsi di grande aiuto.

Il mondo digitale presenta varie sfaccettature. I produttori operano con diverse soluzioni software, che aiutano a gestire i processi e le funzioni generando un’incredibile quantità di dati: dati che riguardano lo sviluppo del prodotto, i processi di produzione, lo stato degli asset, nonché informazioni provenienti dai prodotti sul campo e a tutti i processi digitali che usano questi e altri dati utili dati con i quali prendere decisioni aziendali informate.

Nel mondo digitale, la complessità del mondo fisico può essere filtrata fino ad ottenere le informazioni necessarie per prendere le decisioni. Grazie alla combinazione di tecnologie come CAD, PLM, IoT e realtà aumentata (AR), è possibile creare processi digitali per analizzare, gestire e comunicare le informazioni fra reparti e funzioni aziendali, permettendo di prendere decisioni in modo più rapido ed accurato. Quando i tool e i processi digitali che vengono utilizzati durante il ciclo di vita del prodotto sono connessi tra di loro, le informazioni ottenute da una determinata attività può essere condivisa a monte e a valle per distribuire l’informazione in tutta l’azienda.

È possibile creare Aree Tematiche in ABLANTE per una grande quantità di oggetti e processi. Nel caso più frequente, con la Piattaforma un prodotto, un processo, un Building segue il suo ciclo di vita, dall’avvio della progettazione, all’ingegnerizzazione e alla gestione del ciclo di vita del prodotto (PLM), alle istruzioni di produzione, alla gestione della supply chain, fino alla cronologia di assistenza e alle informazioni provenienti dai clienti e dagli eventi occorsi.

Questa comunicazione, che potremmo definire “connecting the dots”, permette alle imprese di anticipare e comunicare efficacemente in modo bidirezionale a monte e a valle in che modo il prodotto si inquadra all’interno del suo ciclo di vita, per fare in modo che tutti possano utilizzare i dati più recenti per reagire rapidamente ai cambiamenti o guardare a nuove prospettive.

ABLANTE sta estesamente affermandosi a supporto di un gran numero di casi applicativi, anche molto diversi fra loro, grazie alla diffusione della digitalizzazione lungo tutta la catena del valore favorita da tecnologie che facilmente potrebbero aggregarsi ala Piattaforma.

PERCHÉ È NECESSARIO UN DIGITAL TWIN?

Per un’azienda, migliorare la capacità di sfruttare i dati disponibili al suo interno può rivelarsi molto efficace in ottica “disruptive”: lo afferma il 74% dei responsabili che guidano i reparti di ingegneria, produzione, assistenza. Con ABLANTE possiamo di più. Perché riusciamo a gestire in perfetta condivisione di interoperabilità e interconnessione dati sia i modelli gemelli digitali che i modelli gemelli immagine. I processi di interrogazione al modello sono indifferenti al risultato. Ovvero, tutti i processi conducono inequivocabilmente alle stesse identiche masse dati contenuti.

Ed è proprio questo lo scopo di ABALNTE. Esso permette alle aziende di sfruttare i dati nel loro ecosistema per operare più velocemente e in modo più efficiente, oltre ad assicurare altri vantaggi.

Tuttavia, nonostante ne comprendano le opportunità e i benefici, le imprese tentennano a democratizzare i propri dati. Solo il 34% ha riferito che i dati creati e raccolti nei propri reparti sono largamente disponibili all’interno del proprio sistema aziendale.

La percentuale scende al 16% per i dati aziendali che vengono generati all’esterno del proprio reparto, al 9% per i dati che provengono dai clienti o sono generati sul campo e all’8% per i dati dei fornitori.

Nell’era della trasformazione digitale, emergono continue nuove sfide e ABLANTE offre una soluzione per migliorare la velocità, la disponibilità e la flessibilità delle informazioni utili per prendere le decisioni. L’uso corretto dei dati permetterà di eliminare i colli di bottiglia e di migliorare la trasparenza e la precisione delle informazioni aziendali che sono critiche all’interno della catena del valore.

I benefici di ABLANTE

Per le imprese manifatturiere i benefici sono fondamentalmente cinque e possono essere perseguiti in relazione a prodotti, persone, processi e luoghi:

ECCELLENZA INGEGNERISTICA:

  • Miglioramento della qualità e della marginalità.
  • Riduzione di rilavorazioni, scarti, guasti sul campo e costi di garanzia.
  • Accelerazione dello sviluppo e del time-to-market di nuovi prodotti.

EFFICIENZA PRODUTTIVA:

  • Miglioramento dell’OEE dell’efficienza della produzione.
  • Riduzione dei tempi di fermo degli asset e dei tempi di riconfigurazione.
  • Aumento del throughput complessivo e della produttività degli operatori. 

INNOVAZIONE DI PRODOTTO E DEI SERVIZI:

  • Aumento dell’engagement e maggiore soddisfazione dei clienti.
  • Impatto sul fatturato generato dall’utilizzo di modelli di business di tipo Product-as-a-Service e basati sui risultati.

OTTIMIZZAZIONE DELL’ASSISTENZA:

  • Miglioramento degli interventi tecnici e delle percentuali di successo nelle attività di riparazione.
  • Miglioramento dell’utilizzo del prodotto e della formazione del cliente.

ESPERIENZA DI VENDITE E MARKETING:

  • Incremento delle performance dei venditori e delle opportunità di upsell e cross-sell.
  • Improve customer product usage and education. 

COME ABLANTE ABILITA IL DIGITAL TWIN

I benefici che derivano dalla continuità fra i data set e le attività a cui essi afferiscono sono evidenti. Le versioni più avanzate si avvalgono dei dati provenienti dal mondo fisico attraverso l’impiego di “sensori virtuali” o anche attraverso l’impiego di un sostanziale numero di risorse a disposizione, che comunque presentano spesso problemi di latenza delle informazioni. Quando un prodotto, un processo, un fabbricato, un’imbarcazione navale sono riprodotti in una Piattaforma grafico 3D e i dati reali vengono modellati su di esso, si ottiene un Digital Twin. I casi d’uso dei Digital Twin sono numerosi e vanno dalla manutenzione predittiva alle attività di assistenza sui prodotti, all’intelligenza operativa in ambito industriale, alla gestione complessa di Nuovi progetti.

Mostreremo come ABLANTE presenta aspetti di opportunità anche nelle Gestioni Patrimoniali, Assicurative, Giurisprudenziali e Amministrative.

Gli implementatori della Piattaforma, nel tempo hanno potenziato ABLANTE con strumenti tali da condurre il prodotto oltre l’uso nativo immediatamente disponibile per l’industria e le sue applicazioni dirette. Le opportunità si sono ampliate trovando e interpretando incredibili e rivoluzionari processi di gestione Governativa, Recettiva e Infrastrutturale.

Ovunque ci sia necessita di cogliere certezza del dato, reperibilità immediata, cronologia delle informazioni, aggregazione eterogenea dei contenuti, traccia dello storico dei dati, Remember delle scadenze, condivisione multiutenza dei dati, aggregazione stratificata, Navigazione virtuale, Reale di Immagine in contestualizzazioni Panoramiche e Sferiche, interrogazione degli Asset in Realtà Aumentata e di “data” controllo, in tutte queste molteplici vesti,  ABLANTE si mostra unica Piattaforma Smart artefice di questa rivoluzione concettuale in un architettura di struttura efficace, interoperabile, interconnessa e bidirezionale.

La Piattaforma è utilizzata prevalentemente per unificare e orchestrare i dati lungo il ciclo di vita di un prodotto, dal progetto all’ingegnerizzazione, alla produzione, al suo utilizzo, alla conduzione e manutenzione nonché alla aggregazione di contenuti al servizio o integrati all’oggetto gestito, con informazioni sempre aggiornate in tempo reale e perfettamente condivise all’interno del proprio Inner Circle.

I Digital Twin si stanno rapidamente estendendo oltre i prodotti, diventando un tessuto connettivo che permette di comprendere più a fondo tutte le operations. Legando fra loro, in una visione aziendale olistica, funzioni e processi, la relazione fra i diversi Modelli Gemelli e i loro contenuti aggregativi, trovano in ABLANTE il loro “Tessuto Digitale”, perfettamente connesso ed integrato.

ABLANTE E L’OTTIMIZZAZIONE DEI MODELLI GEMELLI

La cosa meravigliosa dell’ottimizzazione dei Modelli diversi che in ABLANTE convivono, è che non solo aumenta le prestazioni, ma riduce anche i costi e la quantità di energia utilizzata. Sfruttando alcune delle tecniche proprie nella configurazione di architettura di ABLANTE, otteniamo la meravigliosa intersezione tra la risoluzione di problemi interessanti in modo più rapido, economico e sostenibile.

Come suggerisce il nome, l’obiettivo della distillazione della conoscenza è prendere la funzionalità da un modello e spostarla in un altro.  Sfruttando un modello che è già una soluzione funzionante a un problema, possiamo creare un modello simile, meno complesso, in grado di svolgere lo stesso compito.  Ovviamente, il modello più piccolo deve funzionare con una precisione simile per essere una distillazione di successo. 

Attraverso una combinazione di tecniche, è stato dimostrato che alcuni modelli molto grandi possono essere migrati a rappresentazioni più piccole. 

Come si può immaginare, la continuità fra il modello gemello BIM e i nuovi modelli gemelli Immagine, permettono continuità, in modo semplificato, efficace, leggero e pratico.

Come si può immaginare, queste semplici descrizioni di come creare modelli più piccoli, ma comunque efficienti, richiedono una varietà di complesse soluzioni del mondo reale per eseguirle correttamente.